Giocando si impara

È giunto il momento di smettere di ascoltare e iniziare a vivere!
Partiamo dal presupposto che la capacità di apprendimento è collegata sia allo stato mentale che allo stato corporeo, detto ciò, quando guardiamo i lavoratori sull'orlo del sonno durante la formazione in tema di salute e sicurezza o peggio ancora, quando percepiamo la demotivazione dei lavoratori alla partecipazione durante questi corsi, ci si deve domandare: "Perché? Cosa è che non ha funzionato? La noia, la ripetitività e la sensazione di aver perso tempo sono nemiche della formazione comportamentale. La formazione sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è rivolta principalmente ad un pubblico adulto, che non ha le stesse attitudini scolastiche di un adolescente con il quale potremmo strutturare una formazione pedagogica, invece per l'apprendimento in età adulta dobbiamo necessariamente organizzare e progettare un corso basato sull'andragogia perché gli adulti ed i ragazzi imparano diversamente Il gioco è il fondamentale strumento di apprendimento sociale anche nella vita adulta, ma è necessario eliminare i pregiudizi su questo modello di apprendimento.
Possiamo tranquillamente affermare che la formazione alla sicurezza è l'unica misura che può essere validamente opposta alle situazioni di rischio residuo: è dalla formazione che può decollare il comportamento idoneo a tenere sotto controllo un rischio quando tutte le altre misure poste in atto non siano state in grado di eliminarlo.
Attraverso i giochi e le esperienze d'aula si può provare a dare una risposta concreta alle incongruenze che insidiano la formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro abbattendo la noia, la monotonia e la sensazione della perdita di tempo. Una nuova e potente possibilità di motivazione, stimolando allo stesso tempo la capacità di apprendimento e rinfrescando la memoria attraverso una sfida vera e propria che coniuga la capacità di attivare il pensiero al risveglio delle conoscenze pregresse. In questo contesto i discenti assumono un ruolo partecipativo, pertanto attivo, che rappresenta il massimo obiettivo per il formatore e anche per l'azienda, che avrà tutto l'interesse di incanalare questa partecipazione attiva e portarla anche al di fuori del "tavolo di gioco".